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"Cenni Storici"
 
 

1945
Alessandro Rossi, già Consulente Tecnico della Morop, rileva assieme al socio Riva un'azienda di commutatori elettrici, in provincia di Como...  
 
Nasce così la Riva-Rossi!!!!!!!!!  
 
Utilizzando le attrezzature esistenti, iniziano a produrre scatole di costruzioni tipo Meccano  
 
Inizia la produzione del primo modello di treni in scala: la locomotiva A.E. 2002 Ferrovie Nord Milano con carrozzeria, per la prima volta nella storia dei treni elettrici, in materiale termoindurente (Bachelite)
 
Fino ad allora le Marche Europee Marklin, Trix, e Meccano producevano principalmente treni giocattolo, in latta e fusione di metallo
 
La scala di riferimento era approssimativamente la 00 Inglese (1:76), ma mai in riduzione esatta
 
La Rivarossi invece adotta fin dall’inizio lo scartamento H0 (1:87), in uso in America e già definito da norme tecniche (NMRA); però mentre per i rotabili destinati al mercato USA adotta la riduzione corretta H0, per i rotabili italiani mantiene per molti anni una scala di riduzione ibrida di 1:80  
 
Introduzione in Europa del sistema in corrente continua a due rotaie
(Tecnica poi adottata da quasi tutti i costruttori del settore!!!)  
 
1946-47
Pubblicazione del Primo Catalogo Rivarossi  
 
Costruzione dello stabilimento di Monte Olimpino  
 
Progetto del primo motore con guscio in Bachelite solidale al carrello, soluzione successivamente adottata da altri Costruttori e tutt’ora presente in alcune produzioni  
 
Realizzazione della prima “Littorina” in Bachelite  
 
1947-50
Inaugurazione dello stabilimento di Monte Olimpino  
 
Dispositivo di sganciamento elettromagnetico a distanza, soluzione ancora molto utilizzata
(Brevetto Rivarossi)  
 
Realizzazione delle prime due Locomotive Americane:
0-4-0 Baltimore & Ohio “Dockside” / 4-4-2 Atlantic Carenata “Hiawatha”  
 
Realizzazione della locomotiva a Vapore Italiana 2-3-1 FS Gr. 691 in fusione di ghisa  
 
Realizzazione dell’impianto brevettato del filobus “Minobus”  
 
1951-55
Utilizzo di micromolle per il molleggio dei carrelli e del soffietto di intercomunicazione in gomma
(Brevetti Rivarossi)  
 
I modelli sono dotati del nuovo motore con cuscinetti a sfere, soluzione che aumenta la potenza e la capacità di trazione delle locomotive  
 
Inizia la produzione dei modelli con il polistirolo, materiale plastico con caratteristiche tali da consentire un affinamento dei dettagli  
 
1956-60
Sistema per il blocco automatico con influenza sui segnali come nella realtà
(Brevetto Rivarossi)  
 
Sedi coniche nelle fiancate dei carrelli ed assali a punta conica, soluzione ormai diffusissima
(Brevetto Rivarossi)  
 
Tavolo per la realizzazione di plastici modulari
(Brevetto Rivarossi)  
 
Adozione della trasmissione del moto con vite senza fine e cascata di ingranaggi, soluzione adottata da quasi tutti i costruttori del settore
(Brevetto Rivarossi)  
 
1959
Viene introdotta la classica scritta in corsivo  
 
 
 
1960-65
Il motore Rivarossi viene riprogettato e prodotto con le boccole autolubrificanti  
 
Realizzazione di binari e deviate annegati nella sede stradale per linee tranviarie
(Brevetto Rivarossi)  
 
Lancio del primo Tramway in scala H0 con relativa palificazione e linea aerea  
 
Prima locomotiva articolata tipo Mallet in scala H0 con trasmissione del moto su tutte le ruote
(Brevetto Rivarossi)  
 
1966-70
Diffusore in plastica trasparente destinato all'illuminazione interna delle carrozze
(Brevetto Rivarossi)  
 
Inizio della produzione in scala N (1:160) in collaborazione con l' Atlas (1968-1993)  
 
Inizio della produzione di modelli in scala 0 (1:45)  
 
1970
Viene introdotto il Logo con la doppia erre  
 
 
 
1971-75
Ampliamento del parco rotabili, con l’introduzione di diverse locomotive sia italiane che straniere, alcune delle quali in Catalogo fino al 1995  
 
1976-80
Dispositivo elettronico di illuminazione costante delle luci all'interno delle carrozze
(Brevetto Rivarossi)  
 
Introduzione del computer nell’organizzazione del lavoro, della progettazione e della gestione  
 
Inizio della riproduzione delle Carrozze CIWL  
 
Grazie alle nuove tecnologie si possono riprodurre interni estremamente dettagliati  
 
1981-85
Viene realizzata la motorizzazione nel tender per le locomotive di nuova produzione  
 
Sono aggiornati e ammodernati i modelli a Catalogo  
 
Produzione della Mallet BR 96  
 
1986-90
Adozione del sistema CAD/CAM per la riproduzione in scala dei modelli  
 
Carenatura mobile dei carrelli: permette di riprodurre modelli fedeli al reale e, nel contempo, permette il funzionamento anche su curve a piccolo raggio
(Brevetto Rivarossi)  
 
1991-95
Trasmissione del movimento dal motore con cinghia flessibile dentata, irrobustita da fibre di carbonio  
 
Con la reintroduzione del vecchio marchio “Galletto”, la Rivarossi conferma la sua vocazione alla Qualità, presentando modelli superdettagliati da collezione  
 
Inoltre inizia una serie di acquisizioni di Ditte concorrenti, la Lima (1992), la Tedesca Arnold e la Francese Jouef subito dopo...  
 
2000
La Rivarossi diventa una divisione della Lima Spa, chiude lo storico stabilimento di Como e la produzione viene spostata nello stabilimento Lima a Isola Vicentina  
 
2005
Dopo alcuni anni di vicissitudini gestionali e finanziarie l’intero gruppo viene acquisito dall’Inglese Hornby (altra storica marca del settore), che continua a produrre col marchio Rivarossi, ma in Cina....
è finita un'avventura, ma è già nato un Mito Italiano....